Spazi intimi ed accoglienti costituiscono il fil rouge di questo progetto che prende ispirazione dalla famosa “domus romana”. Un’architettura ermetica in cui il prospetto principale è praticamente privo di aperture verso la strada.
Ispirarsi alla domus romana
Questo progetto è stato affrontato perseguendo i principi della domus romana: chiusura verso l’esterno, individuazione di spazi privati, coperti o scoperti,con una disposizione planimetrica differente e nei limiti imposti dalle dimensioni ridotte del lotto, disegnando un sistema di volumi puri che si intersecano, chiusi verso l’esterno e allo stesso tempo articolati per individuare delle corti interne private e intime.
Il prospetto principale è quasi privo di aperture verso la strada, in particolare al piano superiore, dove le finestre della zona notte si rivolgono ad uno spazio più privato, una corte porticata e il giardino.
All’interno, l’ingresso contiene un volume a doppia altezza con il vano scala che distribuisce le varie zone della casa. Al piano terra troviamo la zona giorno, lo studio e un letto per gli ospiti; al piano superiore, la zona notte. Metrature ridotte che impongono una divisione dello spazio quanto più possibile razionale e senza sprechi.
Lo studio è defilato, rivolto verso il giardino e lo spazio porticato. La zona giorno è invece più “aperta”, con un camino che ne diventa fulcro e insieme setto di divisione tra il soggiorno e il pranzo. La cucina è rivolta sulla zona pranzo a costituire uno spazio continuo, aperto. Un sistema di vetrate apre la zona giorno esclusivamente verso il giardino e la piscina.